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Sartoria Antiqua

"Innella città di Lucca, innella contrada di San Cristofano, fu uno pilicciaio, omo materiale e grosso di pasta in tutti i suoi fatti- nomato Ganfo -, salvo che alla sua bottega assai guardingo e sottile. Divenne che ‘ditto Ganfo infermò

d’alcuna malatia e fu da’ medici lodato il bagno a Corsena esserli utile piutosto che le medicine; di che disposto il ditto Ganfo d’andare al bagno, chiese alla moglie, nomata monna Tedora, denari per portare al bagno e vivere.

Giunto al bagno e andando a vedere lui le persone si bagnavano, vedendovi dentro centonaia di omini nudi, disse fra se medesimo: “Or come mi cognoscerò tra costoro? Per certo io mi smarirei con costoro se io non mi segno di qualche segno”. E pensò mettersi in su spalla ritta una croce di paglia, dicendo: “Mentre che io arò tal croce in sulla spalla io sarò desso”.

Giovanni Serrani da “ il novelliere” (1348-1424)

Sin dal 2009 le volontarie di Happy Days si sono cimentate nel realizzare gli abiti per la festa medievale di Barberino val d’Elsa ma è solo nell’anno 2010 che nasce il progetto che abbiamo chiamato SARTOR ANTIQUA - INDOSSARE LA STORIA.
È stato un passaggio naturale dopo che, anno dopo anno, quello che era nato come un semplice progetto estemporaneo, si è trasformato in una vera passione che ci ha permesso, attraverso la consultazione e lo studio di diversi volumi specializzati nella storia e nella confezione dell’abito antico, di realizzare molti abiti e accessori che sono utilizzati ogni anno per il CORTEO STORICO della nostra “Memoriae et Historiae di Semifonte” e non solo.
Dalle semplici tuniche (camisie) di tessuto grezzo, agli abiti del ceto nobile realizzati con pregiati velluti e broccati, ad oggi il nostro atelier veste popolani, religiosi, mercanti, nobili e armati oltre a infule, mantelli, scarselle, gambali, copricapi e accessori vari.

Abbiamo inoltre contribuito alla realizzazione di eventi di altre associazioni quali:

  • LA SFILATA DELLA STORIA DELLA MODA e DUE CALENDARI – associazione CI INCONTRIAMO

  • RECITA ECANTI A TEMA MEDIEVALE della SCUOLA MATERNA di Barberino Val d'Elsa e VICO D’ELSA

  • CONCERTI CON REPERTORIO MEDIEVALE DEL CORO DI VICO D’ELSA

  • DUE RIEVOCAZIONI DEI FESTEGGIAMENTI DEL “BEATO DAVANZATO” della PARROCCHIA DI SAN BARTOLOMEO

  • IL PRESEPE VIVENTE – associazione OPERATORI ECONOMICI DI BARBERINO

  • IL CORTEO DELLA BRUSCELLATA - PRO LOCO di SAN DONATO IN POGGIO

  • “FIORENZA FATTI IN LA’” E “SUMMOMS FONS” rievocazioni Storiche- associazione TEALTRO

  • CARNEVALE SANCASCIANESE-CONTRADA DEL CAVALLO- SAN CASCIANO in val di Pesa

Ma avete notato che parliamo di abiti e non di costumi? Spesso ci chiedono se abbiamo dei costumi
medievali e la prima reazione sarebbe quella di rispondere di no, perché c’è una grande differenza tra un
costume e un abito; potremmo avere il costume di Batman o di Pierrot, di pulcinella o dell’uomo ragno, il
costume è frutto della fantasia. Ma un mercante medievale o un soldato dell’ultima guerra, un medico al
tempo degli antichi Romani o un bambino dei giorni nostri, indossano degli abiti, qualunque sia il tempo in
cui sono vissuti.
Come ci racconta Messer Ganfo nella novella di Giovanni Serrani, l’abito è la nostra seconda pelle, ci
racconta, mostra i nostri gusti, il nostro stile ma anche il ceto sociale a cui apparteniamo o semplicemente
ci accompagna nelle nostre attività quotidiane o speciali (il lavoro, una cena, una festa importante). Il
costume ci trasforma in un personaggio, l’abito ci fa essere sempre e comunque una persona.

È davvero bello poter osservare un uomo, una donna o un bambino che indossa un abito storico e capire se ci sta
raccontando il Rinascimento piuttosto che il medioevo, riconoscere la sottile differenza tra la fine del XVIII e
l’inizio del XIX secolo e così via. Questo è possibile solo con la cura dei particolari, con la scelta dei materiali
giusti, con lo studio dell’epoca di riferimento.
Pur non trascurando altri periodi storici, il progetto SARTOR ANTIQUA si propone quindi in particolare di
promuovere la cultura medievale e la storia del nostro territorio, così ben rappresentata non solo dai libri e
dai reperti archeologici, ma anche dal tipo di abito che era in uso a quel tempo permettendo agli abitanti e
ai visitatori, una volta l’anno, di immergersi in un’atmosfera medievale indossando gli abiti creati nella
nostra sartoria.
Seguiteci e scopriremo insieme come ci vestivamo nel XIII secolo!

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Bibliografia Sartor Antiqua

·         MEDIOEVO SUL NASO - Chiara Frugoni, ediz. Laterza

·         GUARDAROBA MEDIEVALE - Maria Giuseppina Muzzarelli, ediz. Il Mulino

·         XIII SECOLO, L’ABBIGLIAMENTO MASCHILE - Federico Marangoni, ediz. Il Cerchio

·         A CAPO COPERTO, Storie di donne e di veli - Maria Giuseppina Muzzarelli, ediz. Il Mulino

·         FILARE E TINGERE E TESSERE - Penny Walsh, ediz. Il Castello
VESTIRE NEL MEDIOEVO - Loredana Imperio, ediz. Penne e Papiri


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